ACI e PRA: Stop alla Radiazione Preventiva per Esportazione

Dal 14 luglio 2014, una nuova norma del Pubblico Registro Automobilistico (PRA), gestito dall’ACI (Automobile Club d’Italia), ha profondamente modificato le regole relative alla radiazione per esportazione dei veicoli.

Cosa è cambiato?

Non è più possibile radiare un’auto dal PRA per esportazione in modo “preventivo”. In precedenza, era sufficiente restituire le targhe e i documenti italiani del veicolo per ottenere la cancellazione. Oggi, invece, è obbligatorio allegare alla richiesta:

• La fotocopia della carta di circolazione estera
• Oppure una attestazione ufficiale dell’avvenuta reimmatricolazione all’estero

Effetti sul mercato dell’usato

Questa misura ha avuto un impatto negativo sul mercato delle auto usate in Italia. Le vendite all’estero si sono ridotte drasticamente, colpendo sia concessionari che privati cittadini. Bloccare l’export dell’usato significa frenare anche il mercato del nuovo, in quanto i due settori sono strettamente collegati.

Motivazioni del provvedimento

Secondo l’ACI, il provvedimento mira a contrastare fenomeni di elusione delle normative antinquinamento. Tuttavia, molti osservatori ritengono che la misura sia sproporzionata e controproducente, poiché limita la libera circolazione delle merci prevista dai trattati europei e ostacola l’ingresso di capitali stranieri.

Reazioni di categoria

Assodem, l’associazione dei demolitori auto aderente a Confindustria, aveva richiesto provvedimenti per regolare le radiazioni per esportazione, preoccupata dal forte aumento del fenomeno (oltre 700.000 veicoli in un solo anno). Tuttavia, la soluzione adottata ha creato più problemi che benefici.

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